I dettagli della vittoria di Joe Biden nelle primarie del North Dakota e le ultime controversie della campagna elettorale USA con Trump.
In una dimostrazione di forza politica senza precedenti, il presidente USA Joe Biden ha ottenuto una vittoria schiacciante nelle primarie democratiche del North Dakota, raccogliendo oltre il 92% dei voti. Questo risultato non solo conferma il suo ampio sostegno all’interno del partito, ma mette in chiaro il suo posizionamento per la corsa presidenziale del 2024. Al secondo posto, con un distacco significativo, Marianne Williamson ha ottenuto il 3,4%, seguita da Dean Philips con l’1,8%. Questa netta affermazione arriva nonostante la presenza di altri sette candidati, sottolineando la solidità della base di supporto di Biden.
Un duello annunciato
La rivalità tra Biden e l’ex presidente Donald Trump, che ha vinto i caucus repubblicani in North Dakota, segna già il tono della prossima corsa presidenziale. Entrambi i candidati, assicurandosi un numero sufficiente di delegati, preludono a un confronto diretto che promette di essere tra i più seguiti e discussi della storia politica americana.
Trump non si ferma
Donald Trump, fedele al suo stile controverso, ha recentemente alimentato il dibattito pubblicando un video provocatorio su Truth, il suo social media. Il filmato mostra un’immagine di Joe Biden in una posa scomoda e vincolata, accompagnata dalla scritta “Trump 2024”. Questo atto ha scatenato un’ondata di critiche, con accusa di incitamento alla violenza politica. Michael Tyler, dalla campagna di Biden, ha commentato duramente: “Trump incita regolarmente alla violenza politica ed è ora che la gente prenda questa cosa sul serio“.
La risposta dello staff di Trump non si è fatta attendere. Steven Cheung, portavoce della campagna di Trump, ha difeso l’ex presidente, affermando: “Quell’immagine era sul retro di un pick-up che viaggiava lungo l’autostrada. I democratici e pazzi lunatici non solo hanno invocato una spregevole violenza contro il presidente Trump e la sua famiglia, ma stanno effettivamente utilizzando come arma il sistema giudiziario contro di lui“.